Daniele Graber

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Daniele Graber
28 agosto 1950
3 novembre 2001

Oggi, sabato 3 novembre 2001, il gruppo elimodellisti di S. Vittore deve, con estremo malincuore e profonda tristezza, comunicare la tragica scomparsa del suo cofondatore e per anni presidente Daniele Graber.

“Dani”, per gli amici del gruppo, è purtroppo incorso in un gravissimo incidente aviatorio con l’elicottero da lui realizzato e che gli è costata la vita. La sua grandissima passione per il volo, che si è tramutata in tragico destino per lui, lascia un vuoto incolmabile nei nostri cuori. Il ricordo di lui, per la sua amicizia e disponibilità verso di noi, ci accompagnerà per sempre e ci sprona a dedicare tutto il nostro impegno per mantenere sempre attivo quel gruppo, al quale lui ha donato l’intera vita e carriera modellistica e che sicuramente avrebbe sempre desiderato vedere anche in futuro.

“Dani” noi ci proviamo, ciao sa vedum.

Lettera a Daniele
Caro Dany,
Il tre novembre, che manifestava il preludio di una splendida e gaia giornata d’incontro con il gruppo sul campo, si è purtroppo trasformato per noi in un cupo giorno, triste, malinconico e pieno d’interrogativi senza risposta, quando c’è giunta, come un pugno nello stomaco che ti toglie il respiro e ti fa star male, la notizia del tragico destino che ti ha preso e portato con se.Questa data rimarrà per sempre scolpita nel nostro intimo.
E’ impensabile descrivere e ricordare in poche righe quello che hai rappresentato per noi.La tua semplicità e simpatia, la tua cordialità, la tua disponibilità ad ogni nostra richiesta, il tuo pacato sorriso che esprimeva la tua felicità e soddisfazione nello stare con noi, tutto il tempo che dedicavi a noi per trasmetterci la tua esperienza e che c’infondeva sicurezza, ma soprattutto la tua disinteressata amicizia pura e sincera, purtroppo rarissima nel predominio dell’egoismo della società contemporanea, lascia in noi un profondo sentimento di vuoto incolmabile.
A confermare questo era sufficiente incrociare lo sguardo confuso e stravolto fra ognuno di noi dopo il drammatico evento, dove si poteva leggere sul viso di ognuno la tristezza, il disappunto e l’incredulità, quasi come se ci si trovasse in un ambiente surreale e si attendeva in ogni istante la fine di un orrendo incubo.
Purtroppo, la realtà ci riporta insistentemente al vivere quotidiano e ad affrontare le sfide che il futuro ci riserva.
La nostra prossima sfida, sarà di utilizzare tutte le nostre energie e risorse possibili per portare avanti quello in cui tu hai creduto nella tua carriera modellistica e come tu hai sempre desiderato.
Da parte tua desideriamo la tua presenza sul campo, anche solo in forma di miraggio, quando nell’incertezza e nell’insicurezza, dovessimo trovarci momentaneamente in difficoltà e avessimo estremo bisogno di te. Ci contiamo!
Ciao Dany, rimarrai indelebilmente nei nostri cuori.
Con estremo affetto i tuoi compagni di volo

LA REALIZZAZIONE DI UN SOGNO

L’aviazione ha sempre suscitato in me un irresistibile richiamo,tanto da condizionarmi una volta in più la vita con una ulteriore ragione di essere .
Già all’età di 9 anni l’interesse per il volo mi fece imboccare la via dell’aeromodellismo che pratico tutt’ora partecipando a competizioni anche a livello mondiale.
Una parentesi di una decina di anni in cui praticai il volo a vela mi permise di provare il fascino del volo per eccellenza ed è in questo periodo che maturai l’idea di costruire un giorno il velivolo di sogno con le mie stesse mani.
Negli anni a seguire nacque ilprogetto che nel frattempo dall’aeroplano diventò elicottero così come successe anche nel capitolo aeromodellismo.
Gli innumerevoli incontri nazionali ed internazionali cui partecipo grazie all’attività aeromodellistica di competizione mi hanno fatto conoscere le più svariate persone,tra cui Pietro Farina di Bergamo.
Pietro custodiva nel cassetto la mia medesima idea,si ritirò dal giro aeromodellistico per forgiare il suo progetto che in poco più di un anno realizzò.
Fu la visita nel 1996 in cui ebbi il piacere e l’onore di ammirare l’elicottero da lui interamente realizzato,a convincermi che il momento era arrivato anche per me. Le informazioni raccolte sulla nostra legislazione aerea che non contempla l’aviazione leggera ed il monito datomi dall’ufficio aeronautico, mi fecero optare per la costruzione di un elicottero in scatola di montaggio anzichè una costruzione personale totale come quella dell’amico Farina.
Pietro che nel frattempo sta costruendo già il terzo prototipo ha costruito il suo primo mezzo completamente di sua idea senza un progetto di dettaglio e senza studi particolari ma unicamente a mente e con le mani al tornio ed alla fresa. Non solo, ma sulla macchina nata dal suo estro, fantasia ed esperienza modellistica ha anche imparato a volare quale autodidatta. I collaudi e le esperienze di volo fatti in circa 500 ore di volo gli sono serviti alla realizzazione del secondo prototipo di prestazioni senza pari nella categoria.
Un simile progetto in Svizzera avrebbe richiesto almeno cinque anni solo per i collaudi richiesti dell’ufficio aeronautico ciò che mi scoraggiò e mi fece optare per la variante intrapresa.
Nell’estate 1998, fatte le dovute scelte, decisi per il mini 500 il cui kit è prodotto dalla ditta americana Revolution, attualmente fallita.come era ,il mini 500
L’elicottero della categoria ULM (in Svizzera non contemplata dalla attuale legislazione) è un monoposto motorizzzato Rotax 582 dalle caratteristiche illustrate nella scheda tecnica allegata, può essere immatricolato da noi nella categoria Experimental alle condizioni che la sua realizzazione impegni il costruttore in ragione di almeno il 51 % e che il kit originale sia approvato dal nostro ufficio aeronautico federale.
Ricevuto nel autunno 1998 è il quinto kit di questo tipo arrivato in Svizzera dei quali nessuno vola fino a questo momento.
Siccome il fabbricante non disponeva di un valido supporto tecnico di calcolo e dimensionamento della macchina obbligò i costruttori svizzeri ad allestire la necessaria documentazione a proprie spese incaricando un ingegnere aeronautico indigeno. Per doveri di cronaca aggiungo che la metà dei costi derivati ci è stata rimborsata dal costruttore del kit.
Anche le ore di costruzione del velivolo, stimate dal produttore in circa 60 (senza i lavori di finitura) sono state per tutti il più grande motivo di sconforto. Infatti a causa delle continue modifiche imposte dalla casa madre ed anche quelle imposte dal nostro ufficio aeronautico le ore di lavoro necessarie per arrivare al momento dell’atteso collaudo, sono lievitate ad oltre 1200.
Sedici mesi di lavoro intenso assistito dal controllore designato dall’associazione RSA sono occorsi alla realizzazione del mezzo che attualmente dopo il controllo finale effettuato sempre dall’UFAC il 4 febbraio scorso è pronto per la fase di collaudo sempre affidata alla persona designata.


E’ perlomeno curioso il fatto che il Mini 500 costruito per esempio in Italia, possa essere volato dal costruttore dopo un sommario controllo e senza che il pilota sia in possesso di un vero brevetto bensì semplicemente di un attestato per la conduzione di un velivolo ULM.mini 500 in volo
In Svizzera non bastano i severi controlli tecnici con le modifiche di costruzione imposte dalla nostra legislatura ed il brevetto di pilota privato ma sono altresì richiesti una fase di collaudo di almeno dieci ore effettuate da un pilota professionista con all’ attivo almeno mille ore di volo.
Come se non bastasse, superata questa fase, la macchina potrà essere volata dal costruttore solo alla condizione che egli abbia all’attivo almeno cento ore di volo con elicottero di analoghe caratteristiche.mini 500 in volo
Bizzarro è anche il fatto che questo elicottero, sempre in Italia, deve volare alle condizioni di un ULM cioè a quota massima di 150m suolo e senza equipaggiamento radio.
In Svizzera esso sottostà invece alle regole dell’aviazione a tutti gli effetti e deve pertanto volare sopra i 150m rispettivamente 300m e deve essere equipaggiato da un apparecchio ricetrasmittente.
Dove sarà il giusto? Ci si potrà chiedere. Sicuro è che malgrado le complicazioni del caso io mi sento un tantino più sicuro di ciò che sto per realizzare, anche se non nascondo la delusione per la sensazione di libertà che sempre più è andata persa nella pratica dell’aviazione.
Daniele Graber

Dati Tecnici Mini 500

SECTION 1. GENERAL
Mini-500 Specifications: English Metric

Power Plant..Rotax 582, water cooled, 67 hp.

Seats.1
Gross Weight 840 lbs. 381 Kg.
Empty Weight.485 lbs. (approx.) 220 Kg.
Useful load…355 lbs. 161 Kg.
Fuel capacity14.7 U.S. Gallons 55.6 lt.
Oil
lnjection oil.2 cycle oil, 50: 1, TSC-3 specs
Tail rotor gear box…Mobilube SHC 80W – 140 gear
lubricant, or equivalent (3 ounces) 85 gr.
Main transmission Mobilube SHC 80W – 140 gear
lubricant, or equivalent (1 quart) 0.94 lt.
Main Rotor
Articulation..Semirigid teetering underslung
Number of blades.2
Diameter…19 feet 2 inches 5842 mm
Precone angle 2 degrees
Blade chord…8 inches 203 mm
Tip speed @ 100% RPM?…547 FPS or 373 MPH 166.7 m/s
Blade RPM @ 100% RPM?546 166.4 m/s
Tail Rotor
Articulation.Free to teeter, rigid in plane
Number of blades 2
Diameter.3 feet 10 inches 1168 mm
Blade chord 4 inches 112 mm
Precone angle.2 degrees
Tip speed @ 100% RPM?…536 FPS or 365 MPH 163.4 m/s
Blade RPM @ 100% RPM?2671

SECTION2. LIMITATIONS

English Metric
Max. level airspeed at sea level, standard day?…115 MPH 184 km/h
Velocity never exceed (VNE) 120 MPH 192 km/h
Calculated Retreating Blade Stall..150 MPH 240 km/h
Max. airspeed in turbulent air.75 MPH 120 km/h
Max. sideways, rearwards airspeed..20 MPH 32 km/h
Slope landing limits 5 degrees
Fuel requirements..87-92 octane
Unleaded auto fuel
(no alcohol additives)
Day VFR flight only (unless properly equipped and certified)
Flight with cabin doors removed is permitted.
Max. gross weight.840 lbs. 381 kg
Minimum pilot weight 120 lbs. 54 kg
Maximum pilot weight 250 lbs. 113 kg